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Lo chef Stefano Sforza ha ideato un menu a domicilio per Pasqua
Dopo il Natale, anche la seconda ricorrenza più importante dell’anno sarà celebrata dai clienti del ristorante torinese Opera con un menu da gustare fra le proprie mura.
Domenica 4 aprile si celebrerà la Pasqua e, anche se non potrà essere festeggiata come siamo sempre stati abituati a fare, lo chef Stefano Sforza ha pensato di mettere i propri clienti nelle condizioni di poterlo fare. Ha realizzato un menu a domicilio di cinque portate, precedute da un aperitivo e seguite dalla consueta e immancabile piccola pasticceria.
“Non sarà la Pasqua che desideravamo, né quella che ci saremmo potuti aspettare, ma non per questo dobbiamo trascorrerla senza la giusta attenzione che merita” ha dichiarato l’executive chef del ristorante torinese. “Sarà un’ulteriore occasione per rimetterci in gioco con gli strumenti che più abbiamo conosciuto in questo anno – la consegna a domicilio e l’asporto – e per rinforzare il legame con i nostri clienti”. Come nei precedenti menu, anche in questo caso ai clienti verrà richiesta una minima collaborazione, sufficiente per servire i piatti alle giuste temperature. “Quando ci sarà consentito riaprire coglieremo l’occasione per farlo” ha detto in rappresentanza della proprietà Antonio Cometto “ma nel frattempo abbiamo optato per questa strada, l’unica consentitaci finora per onorare quest’importante festività”. Il menu sarà ritirabile al ristorante da sabato 3 a lunedì 5 e ordinabile a domicilio, a Torino e al costo aggiuntivo di 5€ anche in prima cintura, negli stessi giorni dalle 10:00 alle 18:00.
LE 5 PORTATE (+ 2) DEL MENU
Poco più di un anno fa il ristorante ufficializzava la propria svolta etica, accogliendo l’appello lanciato dal WWF Italia. Al bando tutte le specie animali in via di estinzione e tutti quegli ingredienti, come il foie gras, la cui produzione non rispettava i criteri della sostenibilità. A un anno di distanza la scelta viene confermata anche nel menu di Pasqua dove, in continuità con il lavoro svolto finora, viene posto un occhio di riguardo alla stagionalità degli ingredienti.
“Con l’arrivo della primavera abbiamo voluto omaggiare la stagione dei fiori, scegliendo materie prime caratteristiche di questo periodo dell’anno: dal radicchio, al pompelmo, passando per le erbe. Per quest’anno abbiamo anche voluto far viaggiare i nostri clienti con la mente, utilizzando ingredienti esotici in grado di evocare sensazioni ben diverse dalla normalità alla quale ci stiamo abituando”. Alcuni esempi? Il Crudo di ricciola insalatina di orzo, avocado, mandorla affumicata e la Guancia di maialino alla birra “Opera” Baladin, tapioca, fave, ananas, realizzata con una birra gastronomica nella quale viene aggiunto l’aceto di malto affinato in botti di rovere e acacia. Completano il menu il pane e le chips di farinata, un classico del ristorante eventualmente ordinabile in una porzione aggiuntiva.
L’APERITIVO E L’ABBINAMENTO VINI
Per chi lo desidera, sarà possibile ordinare un’etichetta dalla carta vini consultabile sul sito del ristorante, mentre a far da apripista al menu vi sarà un aperitivo di benvenuto per brindare a una nuova rinascita. “Ho riflettuto sulla ricorrenza, sui simboli correlati, sui piatti che aveva preparato Stefano e ho quindi deciso di preparare” ci racconta il sommelier Carlo Salino ”un drink che sapesse onorare quest’importante giorno, in modo elegante e allo stesso tempo conviviale”. Si chiama Easter’ Sake Mule ed è realizzato con sake allo zenzero, gin, fernet La Dispensa di Amerigo e soda alla menta marocchina fatta in casa. Ai clienti rimane il solo compito di conservarlo in frigorifero, versarlo al momento del servizio in un bicchiere, possibilmente tipo tumbler con qualche cubetto di ghiaccio, e gustarlo.