News
Lo chef del ristorante Opera accompagna i giovani allievi di Piazza dei Mestieri alla scoperta del lavoro in cucina
La difficoltà nel popolare la brigata di cucina – e i ranghi di sala – è ormai da anni un affare che colpisce trasversalmente qualsiasi realtà gastronomica, dalla trattoria al fine dining. Turni senza fine, retribuzioni non adeguate, mansioni fisicamente provanti e il falso mito di una professione che dal giorno uno è scintillante e di successo. Sono solo alcune delle motivazioni che hanno mutato il mercato del lavoro nella ristorazione, rendendo il mestiere del cuoco una scelta sempre meno allettante. E lo sa bene lo chef Stefano Sforza del ristorante Opera Ingegno e Creatività di Torino – così come tanti suoi colleghi – che, stanco di attendere un cambiamento, ha deciso di agire e tornare in prima linea.
“Dal 2020 il sistema ha cominciato a scricchiolare: erano sotto gli occhi di tutti le incongruenze nel mondo della ristorazione. Da allora la crisi, all’epoca straordinaria, non solo non si è sanata, ma è divenuta normalità” spiega Stefano Sforza. “In un contesto apparentemente privo di sbocchi e soluzioni, ho deciso di mobilitarmi in prima persona e di tornare fra le nuove leve della cucina per mostrar loro la bellezza del mio mestiere”.
Se la montagna non viene da Maometto, Maometto va alla montagna. Questo deve aver pensato lo chef del ristorante Opera nel momento in cui ha deciso di contribuire alla formazione delle nuove leve partendo dalla brigata di cucina alla Piazza dei Mestieri (Torino). Durante ciascun incontro, i ragazzi e le ragazze del secondo anno del corso alberghiero gestiscono il servizio del pranzo per circa cinquanta persone, tra membri della scuola e ospiti esterni. Guidati dallo chef Sforza, ma protagonisti in prima persona, gli studenti preparano un menu di quattro portate, imparando a rispettare un budget e a lavorare come una vera brigata. L’obiettivo non è soltanto affinare le competenze culinarie, ma soprattutto sviluppare la capacità di collaborare in team, la sfida più complessa e formativa. Al termine del percorso, saranno gli stessi allievi a ideare e proporre un menu completo, mettendo in pratica ciò che hanno appreso durante l’anno con Stefano Sforza.
Quando il settore della ristorazione fatica ad adeguarsi ai tempi, sono gli chef che si fanno portabandiera dell’amore per la propria professione, salendo in cattedra per promuovere un contesto lavorativo più sano, equo e coinvolgente, proprio come chef Sforza insegna a Piazza dei Mestieri.