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Il ristorante Opera riapre il 12 gennaio
L’insegna torinese capitanata dallo chef Stefano Sforza riparte con gli stessi menu e con la merenda, l’ultima certezza del locale di via Sant’Antonio da Padova.
Martedì 12 gennaio, alle ore 12:30, il ristorante torinese Opera Ingegno & Creatività di Torino riaccenderà i fuochi accogliendo i propri clienti tutti i giorni fino alle 18:00, con il servizio della merenda.
“Con l’ufficialità del Piemonte come zona gialla, abbiamo deciso di rimetterci all’Opera” ha detto lo chef Stefano Sforza. “Troppa era la volontà di tornare a soddisfare i nostri clienti, che in questo periodo di fermo ci hanno fatto sentire la loro vicinanza”. Concorde, in rappresentanza della proprietà, Antonio Cometto. “Stiamo vivendo un’epoca piena di incertezze ma, nonostante ciò, la nostra volontà di riprendere l’attività di sempre non è minimamente stata scalfita”.
I MENU
La riapertura del ristorante coinciderà con la conferma di tutti gli aspetti che hanno caratterizzato l’operato fino alla pausa, a partire dai menu. Opera e Cavolfiore saranno i due degustazione ordinabili oltre alla tradizionale carta. Mentre il primo rappresenta un inno alla creatività culinaria dello chef Stefano Sforza, con piatti come Sgombro, cavolo nero, garum, mela e Piccione, banana, curry, Cavolfiore è il simbolo del cambio di rotta preso dal ristorante all’inizio del 2020, quando il menu era stato cambiato nell’ottica della sostenibilità, con l’eliminazione di ingredienti come il foie gras e di alcune varietà ittiche in via d’estinzione. Dopo la nascita del primo menu mono-ingrediente dedicato al Pomodoro, la scelta è ricaduta sul Cavolfiore, eclettico ortaggio trasformato in molteplici forme, dall’antipasto – il Velo di mela, cavolo fermentato, panna acida – al dolce, un Biancomangiare in cui la mandorla si sposa al gusto delicato della verdura. In abbinamento, confermata la carta dei vini curata dal sommelier Carlo Salino.
LA MERENDA
Partita negli ultimi mesi come iniziativa per coccolare il cliente oltre il contesto temporale del pranzo, la proposta del pomeriggio è stata confermata, anche in questa riapertura.
“Abbiamo ricevuto un riscontro molto più grande di quello che ci aspettavamo, soprattutto nell’ultima settimana prima delle feste” ha detto lo chef Stefano Sforza. “Mentre all’inizio le persone dovevano ancora associare il concetto di degustare la merenda in un luogo nuovo, come il ristorante, con il tempo si sono abituati a questa novità, che per noi è diventata una piacevole certezza”. Rimane intatta anche l’offerta, con la possibilità di scegliere uno dei quattro dolci della carta – Mela, Biancomangiare, Caramello, arachidi, pompelmo e Opera – in abbinamento alla piccola pasticceria e a una consumazione a scelta fra calice di vino e tè/tisana selezionati rispettivamente dal sommelier Carlo Salino e dal maître Gualtiero Perlo.