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Da Opera arrivano le birre artigianali di EDIT Brewing

Nel ristorante Opera Ingegno e Creatività di Torino i piatti sono abbinabili alle birre artigianali del birrificio torinese EDIT Brewing. La scelta, controcorrente per il settore in cui opera l’insegna capitanata, è del sommelier Carlo Salino, che si esprime così sul tema. “Ho scelto di inserire in carta le birre di EDIT Brewing per uscire dai canoni dell’alta ristorazione, perché il prodotto non subisce pastorizzazione, è di ottima qualità e perché viene confezionato in lattina, elemento che secondo me rappresenterà il futuro del settore, per la capacità di conservare la bevanda al riparo dai raggi solari”.

“Opera è il primo ristorante di alta cucina di Torino che accoglie la nostra offerta” ha dichiarato il Sales Manager e Bier Sommelier di EDIT Brewing Davide De Giorgi. “Se per tradizione, in Piemonte, il vino sarà sempre favorito, un numero crescente di clienti ha il piacere di preferire la birra, perché di facile fruibilità e perché la ricerca di un prodotto artigianale – nata 20 anni fa, proprio in questa regione – sta raccogliendo sempre più estimatori”.

EDIT Brewing diventa così il primo marchio italiano nella carta vini di Opera, visto e considerato che la sezione birre artigianali era stata inaugurata due anni fa, dallo stesso sommelier Carlo Salino, con le birre acide belga.

LE BIRRE

Cinque sono le etichette di EDIT Brewing che Carlo Salino ha scelto, spaziando dalle proposte più semplici a quelle più elaborate, in entrambi i casi in grado di accontentare le esigenze di appassionati e intenditori. Vi è la possibilità di ordinare la Mia – Lager Hell, chiara, leggera e dai profumi di crosta di pane, miele di acacia e fiori bianchi, la Blanche Noise – Italian Blanche, delicatamente speziata e dolce, dalle note agrumate e delicate di malto, la Glitch Slap – Dunkel Bock, ambrata, mediamente corposa e piacevolmente dolce, la Ipaconda! – American IPA, dorata, tropicale e moderatamente amara, e infine la Liquifade – Modern IPA, chiara, leggera e dal sapore amaro, di agrumi e di cereali. Tutte le birre sono il risultato di un lavoro grafico curato nei minimi dettagli che, nel caso del ristorante Opera, verrà messo in mostra al momento del servizio al bicchiere, che avverrà nel gueridon portato in sala, davanti al tavolo.

GLI ABBINAMENTI

Le cinque birre di EDIT sono ordinabili singolarmente dalla sezione birre artigianali della carta vini del ristorante, sfogliabile sul sito e al tavolo. Se si può scegliere liberamente l’etichetta che si preferisce, in base ai propri gusti e alle proprie conoscenze, si può anche scegliere di affidarsi al sommelier Carlo Salino, che può consigliare l’abbinamento più indicato per i piatti dello chef Stefano Sforza.

Due sono gli esempi in questo senso. Il primo riguarda la Blanche Noise – Italian Blanche, accostata all’antipasto vegetariano Zucchine, mango, amaranto della carta, per la leggerezza della birra e per le piacevoli note di pepe, camomilla e scorza di mandarino. Il secondo vede protagonisti la Glitch Slap – Dunkel Bock – “come evidenzia il nome stesso della birra, uno schiaffo” gustativo dato da una birra ambrata dai profumi intensi di malto e caramello e un sorso pieno, mediamente dolce ma dalla chiusura secca” – in abbinamento a Pollo, prugne, nocciola del menu Opera, scelto per i suoi gusti altrettanto decisi, che non lasciano alcun punto (gustativo) di vantaggio alla birra.

Squadra che vince non si cambia, ma si aggiorna. Perché da Opera non ci si ferma mai e un occhio è sempre dedicato alle tendenze in arrivo dall’ester(n)o.

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