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Lunedì 22 novembre, durante la presentazione della guida Ristoranti d’Italia Gambero Rosso 2022, Opera Ingegno e Creatività di Torino ha confermato le Due Forchette, con il punteggio di 81/100. L’evento, andato in onda alle 16:15 in diretta streaming sulla pagina Facebook aziendale, ha messo la ciliegina sulla torta in un periodo in cui il ristorante ha, tra gli altri, vinto il premio People Choice’s Award di TheFork, dopo essere stato candidato fra i possibili votanti da chef del calibro di Michelangelo Mammoliti, Matteo Baronetti e i fratelli Costardi e dopo essere risultato il ristorante più votato a livello nazionale dagli utenti dell’app. “Essere presenti nella guida del Gambero Rosso è sempre un enorme piacere” ha detto lo chef Stefano Sforza. Nonostante avessimo già ottenuto lo stesso riconoscimento in occasione della guida dell’anno scorso, siamo soddisfatti della conferma, non scontata dopo un anno come questo”. “Sono d’accordo con lo chef” ha detto, in rappresentanza della proprietà Antonio Cometto. Confermarsi in una guida così importante dopo i difficili mesi che abbiamo passato è un motivo di grande soddisfazione per tutti noi”.

SEMPRE PIU’ AVANTI, SULLA STRADA TRACCIATA DA OLTRE UN ANNO

Ricerca, sperimentazione, curiosità, rigore e grande tecnica: lo chef ha assunto sicurezza e i suoi piatti vivono di una propria specifica identità”. Se così si esprimeva sul ristorante l’edizione 2021 della Guida, quest’anno la stessa esordisce così: “L’Opera è compiuta, nel senso che il disegno della famiglia Cometto e dello chef Stefano Sforza ha portato i suoi frutti”. Come a dire, nonostante le tante difficoltà di quest’anno sono aumentate le certezze. La cucina viene definita dinamica, i piatti essenziali grazie a “pochi ingredienti, sapori puliti, grande precisione” e “le verdure sono una voce importante della dispensa, non solo nel menu vegetariano” mono-ingrediente che caratterizza il locale sin dalla svolta etica di inizio 2020 che ha visto la rimozione dalla carta del foie gras e delle specie ittiche in via di estinzione. Secondo la guida, merita attenzione “la variazione sul tema del pomodoro”, sono “consigliabili le due degustazioni” mono-ingrediente vegetariana e l’identitaria Opera, mentre il servizio e la carta dei vini coordinati dal maître Gualtiero Perlo e dal sommelier Carlo Salino vengono rispettivamente definiti di livello e ineccepibili.

Opera si conferma una certezza e tutti, nessuno escluso, sembrano essere d’accordo su questo punto.

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