Your address will show here +12 34 56 78
News

Con l’entrata in vigore delle nuove normative, l’insegna di via Sant’Antonio da Padova necessita della collaborazione della clientela previo ingresso nelle sale

Martedì 24 agosto il ristorante torinese guidato dallo chef Stefano Sforza, Opera Ingegno e Creatività, ha riaperto i battenti. Dopo la pausa dalle ferie, si è ripartiti da dove si era interrotto. Sebbene il Covid-19, per certi versi, desti meno preoccupazione di quanta ne potesse dare all’inizio, l’assenza di uno spazio esterno, in cui poter fare accomodare i clienti del ristorante, obbliga questi ultimi a presentarsi con il Green Pass, sia nell’orario del pranzo che in quello della cena in tutti i giorni di apertura del locale, pena il non accesso nelle sale.

“Non ci era mai capitato di dover fare controlli preventivi ai nostri clienti” ha detto, in rappresentanza della proprietà, Antonio Cometto “ma purtroppo non dipende da noi. Sono le regole imposte a livello statale e crediamo sia giusto rispettarle, perché tutto possa tornare al meglio nel più breve tempo possibile. Abbiamo deciso di dare questa comunicazione, per evitare di causare disagi alle persone che ne sono sprovviste”.

Queste regole sono in vigore da ormai una ventina di giorni: era il 6 agosto quando venivano introdotte per accedere a luoghi pubblici, incluse le mete gastronomiche al coperto, come Opera. Se in questo lasso di tempo le stesse hanno invitato alcune persone ad attivarsi per la causa, al fine di poter partecipare ad attività dalle quali erano precedentemente escluse, lo stesso potrebbe verificarsi nelle prossime settimane – a meno di variazioni sul regolamento – poiché il freddo costringerà a ritirare i dehors e a consumare i pasti all’interno dei locali.

Il ristorante Opera vuole presto tornare ai ritmi precedenti e si augura che la clientela possa collaborare in questo senso.

0

EnglishItalian