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Martedì 30 maggio, a pranzo, il ristorante Opera Ingegno e Creatività di Torino ospiterà il Consorzio di Tutela Vini Colline Teramane DOCG, per la tappa torinese di “Colline Teramane in Tour”: l’iniziativa organizzata dal Consorzio per celebrare i suoi primi 20 anni con la presentazione e degustazione dei vini a Milano, Torino, Roma, Pescara e Teramo. Per l’occasione, lo chef Stefano Sforza preparerà un menu ad hoc, capace da un lato di raccontare la propria cucina netta e definita, dall’altra di accompagnare il vino protagonista del banco di assaggio allestito per la tappa torinese, unica Denominazione di Origine Garantita e Controllata della regione: il Colline Teramane Montepulciano d’Abruzzo DOCG.

Ho messo a punto un menu dai sapori forti e decisiha detto lo chef Stefano Sforza. “Dall’angus alle animelle e dalla guancia di maialino fino al dessert, il mio invito per i commensali sarà quello di trovare suggestioni, connessioni e punti in comune tra le portate e i Montepulciano scelti per la degustazione”. A confermarlo, anche il sommelier del ristorante Carlo Salino. “Il Montepulciano d’Abruzzo è un vitigno che dà spazio sia a vini di pronta beva sia a vini da invecchiamento. Carico di tannino ma non troppo austero, vellutato, etereo, è il vino ideale per valorizzare alcune materie prime tipicamente piemontesi e sdoganare così alcuni falsi miti. Primo tra tutti quello secondo cui alcune etichette non dovrebbero scavalcare i confini del territorio in cui sono stati prodotti”. Proprio questa è l’intenzione dichiarata dal Consorzio. Ci è piaciuto subito l’approccio gastronomico di Stefano Sforza che ha il pregio di mettere in risalto la qualità delle materie prime, proprio come i produttori del Consorzio fanno con le uve – ha detto il presidente del Consorzio Enrico Cerulli Irelli. “La sua cucina contemporanea è ideale per accompagnare i nostri vini che vogliono affermarsi, una volta per tutte, come una valida scelta di abbinamento con piatti, non solo locali”.

 

I VINI DEL CONSORZIO DI TUTELA COLLINE TERAMANE DOCG

Il Consorzio, ospite di Opera Ingegno e Creatività, racconterà le Colline Teramane attraverso il suo vino bandiera, il Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane DOCG Classico e Riserva. Il più adatto a descrivere un territorio che, fortemente votato alla viticoltura per via della protezione data dal massiccio del Gran Sasso e dell’influenza delle brezze marine dell’Adriatico, è luogo d’incontro, condivisione e dialogo.

La vasta selezione di etichette in assaggio, provenienti da una ventina di cantine diverse, permetterà di scoprire come un vino caratterizzato da un colore rosso rubino intenso con lievi sfumature violacee e un sapore asciutto, pieno e robusto, ma allo stesso tempo armonico, con sentori di frutta rossa matura e spezie, possa declinarsi in modi sempre differenti.

 

IL MENU DELLO CHEF STEFANO SFORZA

I vini Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane DOCG Classico e Riserva saranno accompagnati da un light lunch preparato dallo chef Stefano Sforza, composto da quattro piatti.

Nell’antipasto Angus, piselli, oxalis la carne sarà presente in forma di tartare marinata a secco con muscovado e spezie e in cubetti di carpaccio farciti con crema di piselli. Il piatto sarà completato da un’emulsione di acetosella (Oxalis acetosella), pianta dal sapore acidulo che sottolinea l’attenzione dello chef al mondo vegetale, al quale ha dedicato un intero menu costruito intorno a una famiglia botanica, adesso rappresentata dalle Fabaceaeo o Leguminose. Il primo piatto Risotto, animella, salvia sarà un Carnaroli accompagnato da animelle scottate. Come da tradizione di Sforza, il riso non sarà mantecato con il burro ma con un olio alla salvia, per mettere maggiormente in luce gli ingredienti protagonisti del risotto e per ottenere un risultato più leggero possibile. Se nel secondo piatto Guancia, ceci, papaya la carne di maialino sarà preparata come uno stracotto e accompagnata da ceci speziati e brunoise di papaya, il dessert Gianduia, lamponi, rosmarino sarà composto da una sfera di cioccolato gianduia con inserto al lampone e gel al rosmarino.
Il fil rouge del menu sarà la presenza di erbe aromatiche, legumi e frutta, che andranno ad accompagnare la carne sostenibile e di alta qualità: due caratteristiche implicite, per lo chef Stefano Sforza, per poter inserire questo ingrediente in menu.

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